L'Orlandina lotta, ma non basta! Sconfitta dal Napoli Basket 56-69.
Nonostante un roster da "cantiere aperto", causa anche le assenze, l'Orlandina basket gioca una buona partita al PalaBarbuto di Napoli, nel debutto ufficiale del nuovo format della Supercoppa LNP. Il match è tenuto sottocontrollo dai paladini e nei primi 10 minuti di match, dove sono anche avanti nel punteggio (14-11); secondo periodo a favore dei campani, ma sempre in equilibrio (38-34) all'intervallo lungo, poi dopo il 35esimo minuto, la squadra di coach Marco Sodini, causa rotazioni cortissime, non riesce a reggere il ritmo e perde lucidità fisica e mentale. Ora testa a prossimo match tra 3 giorni al PalaFantozzi ore 21:00 contro la Pallacanestro Trapani.
Cronaca del match: coach Lulli (Napoli Basket): manda in campo il seguente quintetto: Monaldi, Milani, Sandri, Spizzichini e Sherrod; Mentre Sodini (Orlandina Basket) sceglie: Querci, Johnson, Donda, Sgorbati, Galipò e Mobio. Buona intensità difensiva per Diego Monaldi e Stefano Spizzichini, ma è Brice Johnson a dover fare tutto da solo per aprire le danze (2-0 Capo d'Orlando), primi grattacapi a rimbalzo in casa azzurra, con Daniele Sandri che in attacco sembra l’unico in grado di mettersi in proprio. L’Orlandina potrebbe allungare, ma Andrea Donda sotto canestro, non è efficace come nel tagliafuori, non perdona invece Tommaso Milani in angolo, per la prima vera azione costruita dalla GeVi dopo 4′ esatti. La modalità del match sembra di puro "scrimmage", nonostante tutto Milani infila un’altra tripla in risposta ai liberi di Johnson, che dal canto suo porta Brandon Sherrod a scuola di "fade-away". Napoli però è rovente dall’arco, ed è di Sandri la conclusione che costringe coach Marco Sodini a chiamare time-out Capo d'Orlando (9-6 a 3’36” dalla prima sirena). La difesa azzurra alza il baricentro e tiene lontani i lunghi paladini, con dei recuperi palla in un amen sale anche il numero di falli di squadra per gli ospiti. Merito ancora di Monaldi che, nel cambio effettuato, rileva Francesco Guarino con 3′ sul cronometro alla fine del 1Q. Il gioco prova a convergere su Sherrod ma con scarso esito, si rivede Donda con un tiro libero, e a rimorchio sul contropiede Johnson fa rimettere il naso avanti all'Orlandina (9-11 a 1’17”). Toccano anche il +5 i paladini con Lorenzo Neri da 3 punti, allora coach Lulli inserisce Nemanja Dincic facendo rifiatare Monaldi, bravo in un prezioso gioco a due con Sherrod, per chiudere il primo parziale sull’11-14. Napoli usa il doppio play Guarino – Monaldi per il secondo quarto, dal post Sherrod sfodera subito un sotto mano dei suoi, ma è l’ex play di Pesaro la chiave azzurra, prima con la tripla sul gladiatorio recupero di Guarino (19-16 a 7’56”), quindi con altre due bombe sganciate in risposta alla mano di Giancarlo Galipò e il suo feeling con Donda: il n.73 resta un rebus dal pick n’roll, ma ecco la settima tripla azzurra su 14 griffata Guarino, con Sodini costretto al time-out (28-23 Napoli a 4’45”). Al rientro anche Spizzichini aggiusta la mano, si rivede Johnson con il suo fiuto al vetro, debutto anche per Ricards Klaskis e Andrea Spera (un giovane paladino e l'altro campano) dopo i liberi di Sandri per il +7 campano, gli ospiti faticano decisamente nei rientri difensivi ma Spera che prova come può a contenere Johnson, prezioso nei suoi assoli al pari di Joseph Mobio: sono loro che ribattono a un Monaldi in piena fiducia, tanto sicuro di sè da fallire per un nonnulla la potenziale quinta tripla del suo quarto(2Q), chiuso sul 38-34 GeVi. Tonica la difesa azzurra in avvio di ripresa, ma Mobio mostra personalità per il primo canestro dell’Orlandina. Risponde Sandri che va fino in fondo, Sherrod lotta come si deve a rimbalzo portando Napoli a +6, Johnson gioca la carta del suo talento a tutto campo, Monaldi quello balistico. Il botta e risposta fa decollare il punteggio (45-42 a 4’10” dall’ultima pausa), equilibrio che non si rompe neanche quando Monaldi si sente finalmente direttore d’orchestra, ben supportato da Guarino, segnando e facendo segnare Sherrod in avvicinamento (50-44 a 1’12”). Mobio però non ci sta con la sua impressionante duttilità da “tre ruoli in uno”, Galipò ha un mestiere inedito per la sua età ma spreca due liberi, non spreca invece il jumper dalla media Milani, fissando il punteggio sul 52-47 al 30′. Donda dà fiato a Johnson in apertura di ultima frazione, ma l’Orlandina si smarrisce. Napoli ne approfitta con Sandri che prima sentenzia dalla media con bis dall’arco. Il 5-0 in 1’05” manda Sodini su tutte le furie perchè Daniele Sandri è davvero on-fire, Napoli allora tocca il +10 e Johnson non può non rientrare a 7’40”, facendo subito male con i suoi chili e il suo semigancio d’autore. La GeVi però prende il largo, prima da tre con Dincic (11/24 di squadra), poi ancora con Sandri va di uno contro uno con facilità, infine con il serbo che sportella a dovere per il +14 (65-51 a 4’45” dalla fine). Ma l’emorragia paladina non si ferma, complice anche un primo fisiologico calo di Brice Johnson: Sherrod infatti è tutto solo per il +16, ritoccato a +18 con la persa dell’ex North Carolina, beffato da Milani che in transizione deposita. Anche Joseph Mobio sembra averne più andando comunque al gancio con un jumper che sfiora appena il primo ferro, Johnson si conferma senza energie
facendo 0/2 dalla lunetta, si salvano dal pantano Donda e Galipò prima della sirena finale sul 69-56. primi 2 punti in classifica per i Campani che il 12 settembre faranno visita alla Fortitudo Agrigento, mentre l'Orlandina cercherà riscatto [11 settembre] tra le mura amiche nel derby con Trapani.
12/09/2019 ORE 20:30 MRinnovabili Agrigento-GeVi Napoli